Nel Maggio 2012 sono stato coinvolto in un incidente stradale. Ero in moto, completamente fermo di fianco ad un’auto su una strada a doppia corsia, in attesa che un anziano attraversasse sulle strisce pedonali, quando un’altra auto mi ha centrato in pieno. Ovviamente a causa del forte urto, sia io che la mia moto siamo caduti a terra. Fortunatamente io me la sono cavata con qualche graffio e qualche botta; lo stesso non si può dire per la mia povera Yamaha XT 660, che ha subito danni nella parte posteriore in seguito all’urto con l’auto, e sulla parte sinistra per la caduta a terra. L’auto che mi ha tamponato (una Golf…) si è ritrovata invece con paraurti e cofano ammaccato e rottura del radiatore.
Ma non è tanto dell’incidente in se che voglio parlarvi, quanto invece dell’epopea che ho vissuto nei mesi seguenti per la sistemazione della moto, tra incomprensioni (e negligenza) da parte di chi di dovere. Cerco ora di riassumere gli avvenimenti.
4 Maggio 2012
La conducente dell’auto, una volta accertatasi che sto bene, mi chiede se occorra chiamare i Carabinieri per le rilevazioni. Io propongo di compilare semplicemente la constatazione amichevole, perché ho fretta di andare in questura a ritirare il passaporto per un mio viaggio imminente. Mi chiede se posso farle sapere il preventivo del carrozziere prima di far partire la pratica, in modo da valutare se convenga o meno chiamare effettivamente in causa l’assicurazione. Ovviamente per me non ci sono problemi.
Porto la moto da un concessionario ufficiale della zona di Vicenza, di cui non faccio il nome. Il preventivo della riparazione supera i 1700 euro; ciò che incide maggiormente sul costo sono il cerchio posteriore e lo scarico da cambiare completamente, e la manodopera. Ovviamente mi informano che un perito con ogni probabilità tenderà ad abbassare questa somma: più precisamente è difficile che per l’ammaccatura sullo scarico mi venga concessa la sostituzione dello stesso (565 euro): mi verrà dato un risarcimento monetario che di fatto però non mi permetterà di sistemare il danno. La cosa ovviamente non mi va a genio: mi sembra lecito pretendere di avere la moto nelle stesse condizioni in cui si trovava prima dell’incidente, con lo scarico immacolato. Comunque, lascio lì la moto dicendo di aspettare per le riparazioni, e comunico il preventivo alla ragazza che mi ha tamponato, la quale dice che chiederà consiglio alla sua assicurazione. Qualche giorno dopo fa partire la pratica.
6 giugno 2012
Per il fatto che sono stato all’estero (e poiché la compagnia assicurativa che deve risarcire i danni fa finta di niente finché non viene sollecitata da quella di colui che ha subito l’incidente) il 6 giugno mi reco presso la mia assicurazione per far partire anch’io la pratica e fornire tutte le informazioni necessarie. Questo ritardo di un mese nella partenza della pratica è un mio errore, diciamo. Non conosco bene le procedure delle compagnie assicurative, e va bene cosi: me la sono cercata io, anche se immaginavo che la compagnia presa in causa avesse già provveduto al tutto. Il meccanico intanto è sempre in attesa del perito, che aspetto per tutto il mese.
29 giugno 2012
La mia compagnia di assicurazioni mi invia una lettera dicendo che il sinistro è stato registrato presso l’ufficio competente. Mi indicano il nome del perito incaricato e mi chiedono di contattarlo per fissare un appuntamento per la visione della moto, in quanto non sono pervenute “informazioni relative al luogo e ora di reperibilità del mezzo”, che io invece avevo comunicato. Chiamo il perito che mi dice che la lettera è una formalità, e che lui ha già visionato il mezzo presso l’officina. Mi reco allora in officina, dove mi dicono che devo aspettare che l’assicurazione mi dica quanto mi verrà liquidato, e che una volta che saprò la cifra, si procederà con la riparazione. La cosa mi suona strana (il perito era lì mentre visionava il mezzo, gliel’avrà detto quanto liquidava no?). In pratica in officina “non sanno niente”.
23 luglio 2012
Dopo aver chiamato l’assicurazione che mi dice che contatterà la compagnia della controparte e mi chiede di inviare il preventivo fatto dal meccanico, mi viene risposto che il perito ha predisposto una liquidazione del sinistro per 540 euro. Mi sento mancare: solo il cerchio e la manodopera costano più di 700 euro. Sto perito che cosa ha visto? Rispondo che la cifra è assurda. La compagnia mi chiede di inviargli il preventivo fatto dal meccanico.
Qualche giorno dopo ricevo una lettera spedita prima della mia comunicazione con la compagnia assicurativa, che mi comunicava appunto la liquidazione dei 540 euro.
Qui insomma cominciano i casini: io credevo che il meccanico procedesse ai lavori in base alle indicazioni del perito, invece a quanto pare l’assicurazione mi darà i soldi con i quali fare il lavoro, e quindi sarò io a dover dare il via ai lavori.
Settembre 2012
Insisto continuamente con il meccanico e l’assicurazione (entrambi mi dicono che ricontatteranno il perito). Tra l’altro il meccanico ogni volta mi dice che lo richiamerà lui, e quando mi presento e gli chiedo news, lo chiama mentre io resto in attesa (il che mi fa pensare…). Il perito allora lo chiamo io e gli chiedo il perché della sua valutazione. Mi risponde di “non essere stato messo in condizione di osservare il danno al cerchio posteriore”. Mi chiedo se sa fare il suo lavoro, visto che l’ovalizzazione del cerchio è una cosa comune in seguito ad un tamponamento. Mi chiedo anche se il meccanico gliel’abbia mostrato. Non so più a chi credere. Comunque ottengo che il perito venga a rivalutare il danno.
Il perito esce, rivaluta il danno, e quindi do ordine al meccanico di procedere. 100 euro li incasso io per il danno allo scarico (che mi tocca tenermi, e non mi sembra giusto). Dicono che manca il parafango, e il ragazzo mi dice che intanto può consegnarmi la moto, così posso usarla, nell’attesa che arrivi il parafango. Gli rispondo che aspettare una settimana in più, dopo tutti i mesi che ho aspettato, non mi cambia la vita. Soprattutto perché siamo ormai a Novembre, piove, fa freddo… la moto non mi serve di certo ora! Comunque dopo alcuni giorni mi comunica che è pronta, e quindi la vado a prendere. Interessante il fatto che i segni dell’incidente sulla moto si vedono ancora (pedana grattata, luce posteriore tutta graffiata). Faccio per partire e… frizione incollata! Il meccanico, gentilmente, me la sistema. Mi chiedono “Ma quando hai cambiato l’olio?” ed io rispondo “Meno di 1000 km fa”. Al che uno dei meccanici: “Ah, non è molto. E’ perché queste sono moto che bisogna muovere. Se stanno ferme hanno questi problemi, devi muoverla spesso”…. Si, io la moto la muoverei ogni giorno, ma indovina dove è stata negli ultimi 7 mesi? Chi è che doveva muoverla?
Novembre 2012
Dopo settimane in attesa della chiamata dal meccanico per l’arrivo del parafango, vado a chiedere novità. Dopo una ricerca, mi comunica che l’hanno avuto in magazzino fino a qualche giorno prima, e poi l’hanno venduto ad un altro cliente…….. Me lo riordina.
Qualche giorno dopo, finalmente, vado per farlo montare sulla moto.
Morale della storia: subisco un incidente, rimango senza moto per mesi, perdo tempo e soldi per farla sistemare, ho una moto con danni ancora visibili, e 100 euro in tasca a fronte di uno scarico che ricomprare costa 400 euro. Grazie.
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