Di fronte alla tristezza ognuno reagisce come può. C’è chi ha imparato a picchiarla, chi a scordarsene con le droghe, chi deve piangere fuori tutte le lacrime che ha in corpo per sentirsi purificato. Da ragazzino io ho sentito il bisogno di alleviarla scrivendo canzoni, forse per cercare di comunicare cosa provavo. E col tempo mi accorsi che quelle situazioni che mi opprimevano erano degli ingredienti preziosi per creare qualcosa di nuovo, qualcosa di artistico, qualcosa di unico. Diventavano quasi qualcosa di positivo. E da allora continuo a fare così: quando mi accade qualcosa di brutto, lo utilizzo per scriverci un pezzo… e così giustifico il suo avvenimento. Forse non è il modo giusto, non lo so… ma sono convinto che se in alcuni momenti non avessi avuto a fianco un piano o una chitarra, a quest’ora sarei morto
ma scriverai anche una canzone se ti succede qualcosa di positivo??
Eh eh si, ne ho scritte diverse in seguito a belle esperienze 🙂
sono arrivata qui cercando lezioni di greco (a propo e’ taggata greek solo la terza) e mi sono gia’ letta 20 giorni di Robbins – GRAZIE – stasera guardero’ anche i video (sun)
Bene! Fa piacere che qualcuno trovi utili i miei post 🙂 Quelli di Robbins li ho scritti principalmente come appunti anche per me stesso, e devo dire che mi sono stati utili!