1) identificare la credenza che vogliamo cambiare (sulla vita, su di noi, sulle relazioni…)
2) collegare dolore a questa credenza
3) introdurre una nuova credenza potenziante
4) collegare piacere a questa nuova credenza, pensando alle sue conseguenze positive
5) condizionarsi a sentire l’effetto di come la propria vita sarà migliore con questa credenza, e peggiore con quella vecchia
Alcune credenze potenzianti: “Il passato non è equivalente al futuro” (anche se un momento fa non funzionava, basta provare a cambiare un po), “c’è sempre una soluzione se mi impegno”…
Esercizio:
Trovare 2 credenze che ci limitano e applicare il “Dicken’s pattern”:
- Trovare due credenze che vogliamo cambiare
- Chiudere gli occhi e pensare alle conseguenze che abbiamo sperimentato a causa di queste credenze, nel passato e nel presente. Cosa ci sono costate?
- Qual’è il costo fra 5 anni se continuiamo ad utilizzarle?
- Fra 10?
- Fra 20?
- Torniamo al presente e realizziamo che niente di ciò è ancora successo. Possiamo cambiare tutto!
- Cambiamo il nostro corpo per sentirci energici, eccitati, appassionati
- Scrivere 2 nuove credenze positive. Chiudere gli occhi. Pensare a come possono cambiare la qualità della nostra vita. Quale sarà la nostra felicità? Il nostro successo? Cosa guadagneremo grazie a loro?
- Fra 5 anni dove saremo?
- Fra 10?
- Fra 20?
- Guardiamo i due diversi destini e scegliamo in quale ci impegniamo a vivere, poi ritorniamo al presente.
Scriviamo le conseguenze negative delle vecchie credenze per ricordarci che non vogliamo più adottarle. Scriviamo inoltre come le nuove credenze miglioreranno la qualità della nostra vita.