Se continuiamo a pensare al problema ci si pone in un circolo vizioso.
Per risolvere i problemi occorre:
- Gestire il proprio stato, evitare di sentirsi sopraffatti. Dobbiamo imparare ad associare dolore al sentirsi sopraffatti, e piacere al risolvere i problemi.
- Scrivere il problema su carta. Spendere il 20% del tempo definendo il problema, ed il restante 80% cercando la soluzione
- Trovare un piano per gestire la sfida ed agire il più velocemente possibile
- Notare cosa si ottiene dalle azioni correnti
- Se ciò che stiamo facendo non funziona, cambiamo approccio. Sviluppare più flessibilità domandandosi “Cosa succede se…”
- Trovare dei modelli ed ottenere delle risposte
- Cambiare le proprie credenze sui problemi. Chiamarli “sfide”, sono opportunità per noi di crescere
Domande per la soluzione dei problemi (aiutano a passare da un problema al posto dove trovare soluzioni, mettendoci in uno stato positivo):
- Cosa c’è di grandioso in questo? Cosa ci può essere di grandioso?
- Cosa c’è di non perfetto ancora?
- Cosa farò per farlo diventare come voglio?
- Cosa non farò più per farlo diventare come voglio?
- Come posso godermi il processo mentre faccio ciò che è necessario per farlo diventare come voglio?
Esercizio:
Pensare un problema e scrivere le risposte alle 5 domande
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